Siamo creatori. Tutti in Brompton danno un contributo alla creazione delle nostre bici che consentono alle persone di spostarsi, trovare la propria strada e divertirsi.
Dai primi bozzetti fino all'articolo finito, sono le persone dietro al prodotto che ci rendono diversi.
Siamo Brompton.
Matt Plata, responsabile tecnico Nuovi Prodotti, lavora con Brompton Bicycle da poco più di tre anni. Una parte della squadra degli ingegneri di produzione si occupa della costruzione della bicicletta Brompton in tutte le sue fasi.
T Line è il nuovo telaio Brompton interamente in titanio. Realizzato tra Sheffield e Londra da un team attentamente curato composto dai migliori designer, ingegneri e specialisti di fabbricazione britannici, il telaio in titanio T Line è totalmente innovativo e ultraleggero.
Potresti iniziare fornendoci una panoramica del tuo ruolo?
Sono il responsabile di Ingegneria Nuovi Prodotti di Brompton. Sono qui da poco più di tre anni e faccio parte della squadra degli ingegneri di produzione. In sostanza, ci occupiamo di come è costruita la bici.
Lavoriamo a stretto contatto con i reparti progettazione, qualità e filiera. Entriamo praticamente in tutti i settori dell'azienda perché siamo coinvolti dalle prime fasi della progettazione del prodotto fino alla sua esecuzione. Essere coinvolti in tutte queste fasi ci permette di capire la facilità, la velocità e la sicurezza della realizzazione del prodotto.
In che momento hai iniziato a occuparti della T Line?
Dalla fase di analisi dell'impatto, cioè capire cosa sarebbe servito per portarlo alla produzione. Fra le altre cose, occorre capire il tipo di attrezzatura e gli spazi necessari e su cosa era necessario lavorare.
Quando la T Line è entrata nelle fasi di produzione, il nostro lavoro si è intensificato. In realtà, testare diversi processi di produzione per noi è stata una grande opportunità. Per la prima volta abbiamo tratto i frutti da una produzione completamente controllata e abbiamo imparato molto. Questo ci permetterà un lancio senza problemi.
Quali sono stati i tuoi primi pensieri quando hai iniziato a lavorare al progetto T Line?
Quando ho iniziato a lavorarci, mi sono chiesto come avremmo potuto far pesare una bicicletta pieghevole meno di 7,5 kg. Ci sono bici sul mercato che pesano così poco, ma la grande sfida era utilizzare i meccanismi a nostra disposizione.
Il peso è un fattore, ma occorreva prendere in considerazione anche molti nuovi metodi di produzione. Dopo parecchie sperimentazioni abbiamo introdotto il processo di saldatura orbitale.
Ci racconti qualcosa di più su questo processo?
Acquistiamo getti o parti pronte da saldare, quindi abbiamo un giunto a bicchiere e attrezzature speciali per saldare tutto intorno automaticamente. Per questo possiamo trarre vantaggio dall'automazione, ma occorre anche capire dove può essere utile la saldatura manuale.
Cosa ricordi più volentieri del progetto e quali sono state le problematiche maggiori?
Quello che ricordo più volentieri è stato quando le biciclette sono andate in linea di produzione. Dato che sei dentro al progetto, vedi tutti i difetti, poi mostri il prodotto ad altre persone ed è bellissimo vedere le loro reazioni.
È straordinario farne parte e contribuire a creare un prodotto molto più facile da costruire e più leggero: è semplicemente fantastico.
Una delle problematiche maggiori è stato lavorare con le colle. Dunque, su un telaio mock five dobbiamo attaccare i dadi per le rotelle con brasatura o saldatura. Su questo modello, vengono premute nel telaio. Come azienda non abbiamo una vasta esperienza in tale campo. Lavorare con un partner esterno all'azienda che ci progettasse e sviluppasse una macchina per questo compito per noi è stata un'esperienza nuova.
Abbiamo investito molto denaro nella linea di produzione per ampliarla e installare nuove attrezzature. Anche il modo in cui abbiamo affrontato questo progetto è stato diverso; abbiamo investito parecchio tempo per migliorare la linea in termini di controllo, qualità ed ergonomia. E siamo stati molto veloci. Abbiamo introdotto nuove attrezzature, come un laser 3D che può incidere su qualsiasi superficie.
Per gli operatori è stato bellissimo perché ora hanno uno strumento che fa tutto. È stata davvero una meravigliosa esperienza in tutto e per tutto.
La Brompton Factory è un posto unico, il posto dove le biciclette venivano costruite dall'inizio alla fine. Con il nuovo stabilimento di Sheffield le cose sono cambiate. Come è stato vivere questo cambiamento?
È stato davvero interessante. A Sheffield abbiamo portato molte persone motivate che hanno colto al volo questa opportunità. Abbiamo tutti imparato molto sul processo di saldatura, ma anche su come gestire una squadra e costruire una nuova struttura.
Quindi, secondo te, cosa rende così speciale lavorare in Brompton?
Bella domanda. Penso che siano diverse cose. La prima è la totale integrazione verticale dell'azienda. Compriamo tubi d'acciaio diritti e alla fine esce un telaio per bicicletta completamente finito. Assembliamo l'intera bici, verniciamo a polvere il telaio, la inscatoliamo e la spediamo in tutto il mondo. Non ci sono molte aziende, soprattutto in Europa e nel Regno Unito, che fanno questo tipo di produzione.
Avere tutto questo in casa è fantastico. Scendi le scale e vedi tutto quanto e puoi parlare con le persone che costruiscono le biciclette. Vedi i problemi in prima persona. In questo senso è veramente un posto bellissimo dove lavorare. Per un team di ingegneri è assolutamente appagante vedere come funzionano le soluzioni che stiamo implementando. Ne vedi immediatamente l'impatto pratico e puoi parlare con le persone che ne stanno traendo vantaggi.
C'è mai stato un momento in cui la vita lavorativa e quella domestica si sono incrociate?
Sì, penso che l'esempio migliore sia stato quando ho invitato la mia ragazza a unirsi a noi per un drink di lavoro e ho dimenticato di dirle che ci sarebbero stati 30 di noi vestiti da elfi per la cavalcata di Natale.
Quando è arrivata c'erano 30 Brompton decorate con orpelli e Will (il CEO di Brompton) era Babbo Natale a guidare la carica. Non so se sia rimasta sconvolta o divertita, forse un po' entrambe le cose. Ma alla fine si è contagiata dato che poi ha acquistato una Brompton! Le usiamo per andare dappertutto.
Occorre il duro lavoro di ogni singolo membro dello staff Brompton per portare le nostre piccole bici pieghevoli dal primo bozzetto fino alla spedizione.